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Il Cinquecento previous_inactive 1/1 next

La politica mediterranea di Venezia dalla fine del Quattrocento alla vittoria di Lepanto (1571)
Tra fine '400 ed inizio '500 Venezia smarrisce il primato navale nel Mediterraneo a causa della crescita dell'influenza dell'impero ottomano e di quello spagnolo. È in questo breve lasso di tempo che i turchi cominciano a presidiare l'Egeo per difendere il proprio commercio dagli attacchi dei crociati cristiani e dei pirati; nel 1517 riconquistano Siria ed Egitto e nel 1522 occupano Rodi. Ancora più importante risulta l'impresa realizzata con l'occupazione di Algeri nel 1529 da Khair ad-din -- greco di nascita e più conosciuto in Occidente come Barbarossa. In tal modo l'impero ottomano estende il suo controllo sulle rive del Mediterraneo meridionale, dall'Albania al Marocco.

La costituzione della potenza marittima spagnola fu analoga a quella turca: è del 1501-3 la conquista di Napoli e del 1509 la sottrazione dei porti della Puglia alla Serenissima. Carlo d'Asburgo, divenuto imperatore nel 1509 con il nome di Carlo V, fu in grado di condurre contro Tunisi, nel 1535, la più grande flotta che mai il Mediterraneo avesse visto. Di fronte al costituirsi e all'irrobustirsi di queste due potenze Venezia persegue un'accorta politica diplomatica, una ricerca di un equilibrio assai difficile, soprattutto dopo che nel 1527, con il sacco di Roma, Carlo V era divenuto il signore incontrastato della Penisola. Nel 1537-40 e nel 1570-73 Venezia è alleata degli Asburgo nelle leghe crociate condotte contro il Turco da Carlo V e da suo figlio, e successore, Filippo II. Nella prima delle due guerre la flotta cristiana del genovese Andrea Doria subisce una grave sconfitta a Prevesa . L'inaffidabilità del comandante e la chiara intenzione di Carlo di non voler rafforzare la posizione di Venezia in Grecia, costringono la Serenissima a stipulare una pace separata nel 1540. La conclusione della guerra mina il prestigio internazionale di Venezia a causa dei continui saccheggi operati dai turchi, e dall'eliminazione di ogni residuo dominio dei nobili veneziani sulle isole dell'Egeo a nord di Creta.

Nel 1571 invece, la lega cristiana condotta da don Giovanni d'Austria riporta una grande vittoria a Lepanto  , bloccando l'avanzata ottomana e salvando dalla conquista turca le isole jonie e la Dalmazia sottoposte al controllo veneziano. Anche questa guerra si concluse con una pace umiliante per Venezia. Filippo II era interessato ad avere Venezia per alleata contro i turchi, ma non intendeva favorire la sua espansione politica nel Mediterraneo: Venezia ottenne così la pace, ma a prezzo della perdita di Cipro.


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Rotta: Venezia e il Levante (sec XV - sec XVIII)
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