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L'immagine e la città - La guerra di Candia previous 2/6 next

Giulio Savorgnan e la difesa di Creta
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L'opera di Giulio Savorgnan e dei suoi collaboratori iniziò dalla capitale dell'isola, Candia . L'antica cinta muraria era stata rinnovata tra il 1538 e il 1539 da Michele Sanmicheli, secondo quanto era stato indicato già nel 1518 da Giacomo da Campofregoso. L'opera risultava tuttavia ancora incompiuta: dilazioni tecniche e cronica mancanza di denaro avevano reso indifesa la città proprio dalla parte del mare, ossia da dove si paventava potesse arrivare l'attacco turco. Vi erano comunque degli aspetti tecnici che, alla nuova cultura rappresentata da Savorgnan, sembravano superati. I baluardi  d'angolo risultavano troppo piccoli e lontani, le cortine  troppo lunghe, le fosse non abbastanza larghe e spianate per rispondere alla bisogna: "essendo ch'un baluardo non può veder né diffendere la fronte dell'altro ch'è error mortale". Le operazioni di correzione si protrassero fino al 1566: nei baluardi vennero ricavate piazze per le cannoniere, la fossa venne ampliata e venne portata una grande quantità di terra per erigere i cavalieri e i terrapieni , per coprire le casematte  e per riempire i terrapieni.

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