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Veneziani e greci - La guerra di Candia previous 4/9 next

L'approvvigionamento del sale
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La perdita di Cipro (1573) trasformò Candia  nel principale fornitore di sale della Serenissima . La costruzione di nuove saline , il restauro di quelle decadenti e soprattutto l'incremento delle facoltà di approvvigionamento costituì uno dei principali compiti cui i provveditori  veneziani si dovevano attenere: questo le delibere del Senato  ribadiscono continuamente fino alla vigilia della guerra di Candia. Il controllo delle saline obbediva dunque ad una ragione di natura strategica, commerciale e militare insieme, ma costituiva altresì il motivo per coinvolgere i sudditi nell'amministrazione veneziana e creare legami di fedeltà. Giacomo Foscarini si era particolarmente distinto nel recepire gli ordini della Serenissima emanati a tale proposito. Mappe e disegni che accompagnano sillogi di curiosità erudite, narrazioni storiografiche, dispacci ufficiali dei rappresentanti veneziani ci raccontano di questa complessa trama di rapporti. Pensiamo ad esempio al disegno che rappresenta la piccola fortezza fortificata di Suda , che dominava la baia della città de La Canea , firmato da Zuan Mormori figlio del cavaliere Giacomo capitano della stratia  di Candia. Il disegno viene fatto risalire al 1595 data della concessione del Senato a Todarin Lombardo e figli di costruire saline, in cambio dell'invio nella capitale di una certa quantità dell'importante prodotto.

Una dettagliata planimetria della baia della Suda, risalente agli anni sessanta del XVII secolo e comprendente il profilo della costa, la città della Canea, i borghi esterni di S. Spirito, S. Lazzaro, S. Antonio, ci mostra la diffusione e la disseminazione delle saline, che costituiscono ormai da un secolo la principale attività produttiva dell'isola. Una analoga situazione si può riscontrare nell'isola fortificata di Spinalonga .


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